Ho appreso qualche giorno fa una notizia che gira in rete: si tratta della modella brasiliana 28enne Raquel Santos che, sottoponendosi ad un’iniezione di filler per eliminare le rughe del viso, ha avuto un malore ed è deceduta. La vicenda mi ha dato il là per scrivere questo approfondimento sulla questione e per far luce su alcuni punti che sono stati tirati in ballo per dipingere il filler come un trattamento potenzialmente pericoloso.
Lo dico subito con chiarezza: il filler è un trattamento sicuro ed efficace. Certo dev’essere effettuato da un medico e non da soggetti improvvisati e poco consapevoli ma, al di là di questo, non nasconde alcun pericolo.
La modella, durante l’iniezione di filler, ha avuto un arresto cardiaco la cui causa, come hanno scritto i medici, è da ricercarsi nel riflesso trigemino cardiaco. Si tratta di una reazione talmente rara da essere considerata statisticamente irrilevante, e non ha senso associarlo specificamente alla medicina estetica: dello stesso tipo fanno parte gli episodi di svenimento o morte durante interventi che per qualche motivo stimolano quella zona del volto:
- estrazione di un dente
- chirurgia oculare
- trauma dovuto a una caduta strizzarsi un brufolo
Detto questo non mi aspetto certo che nessun giornalista o blogger utilizzi questo tipo di notizia per screditare la medicina estetica con articoli sensazionalistici quanto fuorvianti.
In conclusione, per chi ancora non l’avesse capito, mettere in relazione un arresto cardiaco con un trattamento di filler è come cercare in uno starnuto le cause di una valanga. Chi tenta di farlo, oltre disinformare i lettori, manifesta un tentativo piuttosto maldestro di demonizzare un trattamento estetico sicuro, efficace e, non a caso, sempre più richiesto.